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Guida Completa all’Olio: Evo o Vergine, Quale Scegliere?

Guida Completa all’Olio: Evo o Vergine, Quale Scegliere?
Pubblicato: 22 Januar 2024 Categoria: Consigli e Curiosità sull'Olio

Nel vasto mondo dell’olio d’oliva, la scelta tra Extra Vergine (EVO) und Vergine può sembrare un enigma culinario. Entrambi vantano benefici per la salute e sono ampiamente utilizzati in cucina, ma quali sono le differenze che li contraddistinguono? In questa guida completa, esploreremo le caratteristiche uniche di entrambi gli oli, svelando i segreti dietro la loro produzione, le sfumature di gusto e aroma, e gli aspetti salutari che li rendono protagonisti nelle cucine di tutto il mondo. Preparatevi a immergervi in un viaggio sensoriale e informativo che vi aiuterà a prendere la decisione giusta quando si tratta di scegliere tra olio extravergine e olio vergine d’oliva per le vostre creazioni culinarie.

L’ABC degli oli: scopriamo insieme le caratteristiche uniche dell’Olio Extra Vergine di Oliva e dell’Olio Vergine.”

L’Olio Extra Vergine di Oliva (EVO) e l’Olio Vergine, oltre ad essere degli elementi centrali all’interno della dieta mediterranea grazie ai loro effetti benefici, rappresentano una parte del patrimonio di tradizioni e di sapori inestimabili, fortemente legati al territorio. Ma cos’è che distingue questi oli? Quali sono le loro caratteristiche specifiche? Perché vengono tanto apprezzati qui come all’estero?

Molte delle sue peculiarità ci vengono suggerite dal nome stesso: l’Olio Extra Vergine di Oliva è ottenuto dalla prima spremitura delle olive, esclusivamente attraverso procedimenti meccanici a freddo che ne preservano le qualità. Questo processo garantisce un olio dal sapore fruttato, con delle note che tendono all’amaro e un leggero sentore di piccantezza, riflettendo la varietà dell’oliva e il terreno su cui è cresciuta.

L’acidità dell’EVO è un indicatore chiave: per legge non deve superare lo 0,8%, sinonimo di alta qualità. L’Olio Vergine, invece, può arrivare fino all’2% di acidità. Sebbene sia ancora un prodotto di qualità, presenta minori sfumature sensoriali rispetto all’EVO.

Entrambe le varietà di oli danno notevoli benefici alla salute: sono ricchi di polifenoli, antiossidanti naturali che combattono i radicali liberi, contribuiscono alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e al mantenimento del corretto funzionamento del sistema digerente.

Oltre alle sue caratteristiche positive per quanto riguarda la salute, l’Olio EVO risulta essere il top nella sua categoria anche, ovviamente, per il suo sapore: un condimento che grazie al suo gusto unico riesce da solo a donare ai piatti un tono inconfondibile. Ogni sua goccia rappresenta l’essenza della terra in cui è stato prodotto. Non a caso viene anche definito “oro liquido”, proprio per l’incredibile valore che porta sulle nostre tavole.

Scegliere un buon Olio Extra Vergine di Oliva significa dunque fare una scelta consapevole verso un prodotto che contribuisce al benessere del nostro corpo e risulta anche essere estremante gradevole al nostro palato, un binomio che spesso non combacia ma che in questo caso coincide perfettamente. Un vero elisir da assumere quotidianamente, capace di trasformare anche la più semplice delle pietanze in una sinfonia di sapori autentici e genuini.

“Dalla pressione alle bottiglie: il processo di produzione a confronto tra Olio Extra Vergine e Olio Vergine.”

L’Olio Extra Vergine d’Oliva (EVO) e l’Olio Vergine sono entrambi il risultato della trasformazione delle olive fino a farle diventare il preziosissimo “oro liquido”. Il processo produttivo per entrambi i prodotti prevede percorsi simili ma che presentano delle divergenze cruciali che ne determinano le diverse caratteristiche e la loro qualità.

Le prime fasi della produzione sono identiche per entrambi gli oli: le olive vengono raccolte e sottoposte a lavaggio per rimuovere impurità. Successivamente, si procede con la molitura, che può avvenire tramite metodi tradizionali, con l’utilizzo della macina a pietra, oppure moderni, e quindi l’uso di frangitori meccanici. Il passo successivo è la gramolazione, un procedimento che permette l’unificazione delle più piccole gocce d’olio presenti nella pasta di oliva, favorendo così l’estrazione.

Ciò che distingue maggiormente l’olio EVO da quello Vergine è il grado di acidità e le loro proprietà organolettiche. L’Olio Extra Vergine d’oliva ha un’acidità massima dello 0,8% ed è ottenuto tramite una prima pressione a freddo, senza l’uso di solventi chimici o alte temperature che potrebbero alterarne il profilo sensoriale. Questa purezza gli conferisce un sapore più intenso e ricco di sfumature.

L’Olio Vergine, invece, ha un livello di acidità leggermente superiore (può arrivare fino al 2%) e può derivare da una successiva pressione delle paste oleose. Sebbene mantenga buone qualità organolettiche, può presentare lievi difetti gustativi non presenti nell’EVO.

Le fasi finali della produzione sono comuni per tutte e due le tipologie di oli, che vengono fatti decantare e successivamente filtrati, per poter rimuovere gli eventuali residui solidi. L’imbottigliamento è l’epilogo del percorso produttivo: in questo momento va prestata particolare attenzione alla scelta dei contenitori, quest’ultimi devono essere adatti alla preservazione delle proprietà organolettiche dell’olio – solitamente si scelgono bottiglie scure o contenitori che limitino l’esposizione alla luce.

Insomma entrambi gli oli, EVO e Vergine, sono il prodotto della trasformazione della medesima materia prima ma è l’attenzione ad i dettagli e tutti gli accorgimenti che vengono presi durante l’intero processo produttivo a fare la differenza nel risultato finale che consumiamo quotidianamente sulle nostre tavole.

“Abbinamenti gastronomici perfetti: quali piatti esaltare con l’Olio Extra Vergine e quali con l’Olio Vergine.”

L’Olio Extra Vergine di Oliva (EVO) è un ingrediente chiave all’interno della dieta mediterranea, grazie alle sue qualità organolettiche ed i molteplici effetti benefici sulla salute. Selezionato con attenzione, è capace di trasformare un semplice piatto in una creazione culinaria memorabile.

L’Olio EVO si sposa in modo eccellente con verdure crude, insalate o pinzimonio. Quest’olio è capace con poche gocce di esaltare i vari sapori, ed il suo gusto ricco e fruttato riesce veramente a distinguersi tra i vari ingredienti. È anche l’ideale complemento di piatti a base di pesce crudo, come carpacci e tartare, in cui l’olio aggiunge carattere e vivacità alla pietanza ma senza sovrastare il sapore delicato del pesce.

Per quanto riguarda la preparazione dei primi piatti, un filo d’olio EVO a completamento di un risotto ai funghi, oppure il suo utilizzo per una pasta aglio, olio e peperoncino donerà armonia legando insieme gli aromi con equilibrio. L’aggiunta di quest’olio è perfetta anche per pietanze come zuppe e minestre, un filo di questo oro liquido donerà una nota di leganza e complessità anche alle ricette più semplici.

Per quanto simili, l’Olio Vergine, presenta delle differenze di sapore, rendendolo adatto ad utilizzi diversi rispetto all’EVO. Il suo gusto, leggermente meno intenso, lo rende più gradevole in preparazioni che richiedono un tocco più delicato, ad esempio è perfetto per condire cereali o legumi in insalata, o ancora per cuocere a bassa temperatura carni bianche e pesce al forno.

Tutte e due le tipologie di olio possono essere utilizzate nel settore della pasticceria: l’Olio EVO è particolarmente adatto negli impasti per ciambelle e torte all’olio dove il suo carattere emerge anche a seguito della cottura; l’Olio Vergine è invece più indicato quanto si desidera ottenere una nota più tenue.

Quindi, per concludere, la scelta tra Olio Extra Vergine e Olio Vergine dipende da quale abbinamento gastronomico desideriamo ottenere, se si propende verso dei toni più o meno forti. Comunque, su qualsiasi dei due cada la scelta, questi oli all’interno delle nostre cucine non possono essere considerati dei semplici condimenti, ma risultano essere dei veri e propri protagonisti capaci di elevare ogni nostra ricetta e di andare incontro alle diverse preferenze del nostro palato.

“Conservazione e utilizzo in cucina: i segreti per mantenere intatte le qualità dell’Olio Extra Vergine e dell’Olio Vergine.”

L’Olio Extra Vergine di Oliva (EVO) e l’Olio Vergine sono tesori della gastronomia mediterranea, noti per i loro benefici nutrizionali e il sapore inconfondibile. Per preservare queste qualità, è fondamentale una corretta conservazione e un loro uso sapiente in cucina.

I nemici principali dell’olio sono luce e calore, riescono ad altere il gusto del prodotto e di inficiarne le proprietà. Per permettere una corretta conservazione è preferibile conservare le bottiglie in un luogo fresco, con una temperatura ottimale che va dai 14 ai 18 gradi Celsius, ed al riparo da una esposizione alla luce diretta. La scelta del materiale del contenitore influisce fortemente sulla preservazione dell’olio, l’ideale sarebbe utilizzare vetro scuro oppure l’acciaio inox.

Un altro elemento dannoso è l’ossigeno. Il contenitore, quando non ben sigillato, potrebbe causare l’ossidazione dell’olio e portare al rancido. Inoltre ogni movimento espone l’olio all’aria, accelerando il processo di degradazione è quindi buona regolare evitare frequenti traslazioni del prodotto e assicurarsi di chiudere sempre bene il tappo dopo ogni utilizzo.

Una grande caratteristica dell’Olio Evo è la sua versatilità, nella nostra cucina può essere utilizzato in diverse situazioni: stupisce a crudo per condire insalate o completare piatti già cotti, esaltando i sapori senza sovrastarli; la sua resistenza al calore lo rende anche adatto alla cottura, ma è bene non superare i 180-200 gradi Celsius, le temperature troppo elevate potrebbero compromettere le proprietà organolettiche e gli effetti benefici sul nostro organismo.

Bisogna ricordare infine che come ogni altro prodotto alimentare l’olio, anche se di ottima qualità come quello EVO o Vergine, ha una data limitata per la sua consumazione. Bisogna quindi prestare sempre attenzione alle date di confezionamento e di scadenza indicate nelle etichette, ed inoltre bisogna acquistare i prodotti in maniera consapevole e responsabile per evitare inutili sprechi. Nonostante quanto appena detto, l’olio se utilizzato in un arco di tempo ragionevole e seguendo le indicazioni sulla corretta conservazione di cui abbiamo parlato pocanzi, assicura il mantenimento di tutte quelle caratteristiche straordinarie che fanno di questi oli un’eccellenza: la freschezza e l’autenticità del sapore e tutte le sue proprietà vantaggiose per il nostro organismo. 

“Oltre il gusto: come l’acidità influisce sulla classificazione tra Olio Extra Vergine e Olio Vergine.”

Uno degli elementi che maggiormente distingue una tipologia di un olio d’oliva da un altro è sicuramente il livello di acidità. Quest’ultimo è un parametro chimico che esprime la percentuale di acido oleico libero presente nell’olio e, oltre a influire sul gusto, rappresenta un indicatore della qualità e della freschezza delle olive utilizzate per la spremitura.

L’acidità è il fattore che maggiormente differisce tra un Olio Extra Vergine di Oliva (EVO) da uno Vergine. Per essere classificato come Extra Vergine, l’olio deve avere un livello di acidità inferiore allo 0,8%. Questo indica che le olive sono state raccolte nel momento ottimale di maturazione e lavorate rapidamente per evitare processi di fermentazione che potrebbero alterare la qualità dell’olio. Un olio EVO si contraddistingue non solo per l’acidità bassa ma anche per le sue caratteristiche organolettiche impeccabili: zero difetti e una gamma di sentori fruttati pronunciati.

L’Olio Vergine, invece, ha un livello di acidità che può raggiungere anche il 2%, questo dato può derivare da una minor cura nella selezione delle olive oppure da una fermentazione iniziale del frutto. Sebbene possa includere lievi difetti per quanto riguarda le proprietà organolettiche ciò non pregiudica l’ottima qualità dell’olio che riesce ugualmente a mettere in evidenza variazioni più ampie nel sapore rispetto all’EVO.

È importante sottolineare che l’acidità, nonostante non sia percepibile al palato ma solo tramite delle analisi specifiche di laboratorio, è un parametro in grado di fornirci numerose informazioni sulla sua capacità di elevare i piatti non solo in termini gustativi ma anche salutistici, grazie alla presenza di antiossidanti naturali più abbondanti in oli con bassa acidità.

Tradizione olivicola italiana: un viaggio tra le regioni per scoprire come nascono l’Olio Extra Vergine e l’Olio Vergine di qualità.”

Il Bel Paese è una terra magnifica baciata dal sole ed abbracciata dal mare, queste privilegiate condizioni climatiche e territoriali hanno reso possibile l’evoluzione di quella che adesso è diventata una tradizione olivicola millenaria e che si articola differentemente nelle varie regioni che compongono la nostra bellissima Italia, ognuna con i suoi segreti e peculiarità che rendono l’Olio Extra Vergine di Oliva (EVO) e l’Olio Vergine un tesoro gastronomico riconosciuto a livello mondiale. Immergiamoci quindi nell’esplorazione di sapori autentici e ricette tramandate da generazioni che con ogni loro assaggio ci conducono lungo un’esperienza gastronomica sempre unica.

Il nostro percorso sensoriale comincia dalle soleggiate pendici della Liguria, dove vengono coltivate le olive Taggiasche dalle quali prende vita un olio dal sapore delicato con un leggero sentore di mandorla; scendiamo verso la Toscana terra natale del Frantoio e del Leccino, in questa regione l’Olio EVO spicca per il suo fruttato medio e si arricchisce di sfumature pungenti tipiche della produzione della zona; ci fermiamo poi in Umbria dove assaggiamo il suo rinomato Moraiolo caratterizzato da un sapore intenso e leggermente amaro.

A Sud dello Stivale la Puglia ci offre un Olio EVO più robusto e deciso prodotto dalle olive appartenenti alla varietà della Coratina ricca di polifenoli. Non dimentichiamoci infine della Sicilia dove le cultivar come la Nocellara del Belice sorprendono per la loro freschezza e vivacità.

Ogni regione possiede un bagaglio di tradizioni, più o meno moderne, per quanto riguarda la raccolta e la trasformazione delle olive. A dispetto dei metodi utilizzati l’obiettivo è per tutti lo stesso: preservare integrità e purezza delle olive fino alla spremitura e proporre al pubblico un prodotto che si contraddistingua sempre per la sua eccellenza.

Da quanto detto deduciamo dunque che il segreto di un Olio EVO di qualità si annida nel rispetto dei tempi della natura oltre che nell’esperienza e nella sapienza degli olivicoltori che selezionano solo le migliori olive. Tutto ciò trasforma ogni singola goccia d’oro verde in qualcosa che va oltre il semplice gusto ma che ci parla di storia, di cultura e della passione che contraddistingue il territorio italiano e chi lo abita.


 

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posted by:

Alfio Lo Conte


Tecnico ed esperto degli oli extravergini di oliva, iscritto nell’Elenco Nazionale sezione Campania. Maestro di frantoio con diploma, conseguito presso International Extravirgin Agency.

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