POTATURA DELL’OLIVO, SUCCESSO PER L’EVENTO ORGANIZZATO IN IRPINIA DALL’APOOAT
E’ stato un successo il corso di potatura organizzato dall’APOOAT. Sempre più giovani si avvicinano al mondo dell’Olio Extra Vergine di Oliva.
L’interesse verso l’Olio Extra Vergine di Oliva aumenta sempre di più, e questo è stato confermato anche grazie al corso di formazione per olivicoltori svolto presso l’oleificio Locoil – Olio Lo Conte di Ariano Irpino, che ha visto partecipare circa 50 persone provenienti da Grottaminarda, Montecalvo Irpino, Casalbore, Villanova del Battista, Sturno, Frigento, e da tanti altri paesi che abbracciano l’Irpinia e la Valle dell’Ufita, patria dell’olio EVO.
L’Irpinia e tutta la Campania produce Olio Extra Vergine di Oliva da cultivar autoctone particolari quali: Ogliarola, Ravece, Ortice, Ortolana, Racioppella.
L’Ogliarola
L’Ogliarola, è una delle varietà più diffuse in tutta la provincia di Avellino, conosciuta anche in altre zone della campania. Ha rami rami fruttiferi penduli ed una produzione elevata e costante.
La Ravece
La Ravece è una delle cultivar più conosciute, infatti è documentata fin dagli inizi del ‘500. Ha una resa piuttosto bassa, ma è molto apprezzata per la qualità dell’olio e per la sua costante produttività.
L’Ortice
L’Ortice è presente in tutta la Campania, ma viene definita anche con nomi diversi, ma l’area in cui è più sviluppata è l’alta collina del beneventano. Essa si distingue per la sua produzione abbondante e con una discreta resa in olio.
L’Ortolana
L’Ortolana è chiamata anche Melella, grazie al suo sentore appunto di Mela che introduce nell’olio. Ha rami fruttiferi pensuli. Ha una resa media (intorno al 13%) ed è molto sensibili agli attacchi dell’occhio di pavone e della mosca.
La Racioppella
La Racioppella è molto diffusa nel beneventano. E’ apprezzata per la sua costante produttività, ma più per la qualità dell’olio che per la resa. Anch’essa è chiamata con nomi differenti. Ha una forte resistenza alla mosca dell’ulivo, all’occhio di pavone e alle basse temperature.
Quattro lezioni teoriche ed una in campo presso l’Azienda Agricola Mottola Carmela di Bonito (Av), che hanno avuto come obiettivo la formazione di persone qualificate nella potatura dell’Olivo.
La potatura dell’Olivo
Come distinguere i rami dell’ulivo
Un potatore professionista deve conoscere i diversi tipi di rami dell’ulivo, in genere sui rami di due anni non ci sono mai frutti, mentre i rametti dell’anno sono quelli che portano i frutti, quelli che porteranno le olive l’anno prossimo si chiamano invece rami fruttiferi.
Capire e distinguere i getti che ogni anno compaiono sugli alberi di ulivo e importante. Sull’ulivo troviamo i succhioni che nascono sulle gemmi latenti, generalmente nascono sul tronco, i rami di prolungamento, facili da distinguere perché tendono a piegarsi a pendulo ed i polloni che si sviluppano generalmente sul ceppo.
Alfio Lo Conte
Tecnico ed esperto degli oli extravergini di oliva, iscritto nell’Elenco Nazionale sezione Campania.
Maestro di frantoio con diploma, conseguito presso International Extravirgin Agency.
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