L’Uso dell’Olio d’Oliva nelle Varie Fasi della Vita
Inserire l’olio d’oliva nell’alimentazione quotidiana porta numerosi vantaggi, sebbene un uso smisurato sia del tutto sconsigliato soprattutto per coloro che devono seguire una dieta povera di calorie e grassi. Per chi deve tenere sotto controllo il colesterolo, invece, il consumo di olio d’oliva è indicato entro determinati limiti, ma i benefici riguardano anche la riduzione dei rischi di sviluppo di alcune patologie come l’arteriosclerosi e il morbo di Alzheimer.
Altri potenziali vantaggi derivati dal consumo di olio d’oliva come condimento riguardano la prevenzione di varie tipologie di tumori, compreso quello del colon, così come di altre malattie che colpiscono l’apparato gastrointestinale e lo stesso diabete. Alcuni studi, inoltre, sembrano evidenziare l’utilità dell’olio d’oliva per tutelare la salute delle arterie e del cuore.
Inoltre, condire gli alimenti con l’olio d’oliva usato crudo può rappresentare un valido rimedio per combattere costipazione e stipsi, grazie al suo potenziale lassativo.
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La qualità di un olio di oliva dipende da molti fattori: la cultivar, lo stato dell’olivo e del frutto al momento della raccolta, la tecnologia seguita nella produzione, nella raccolta e nell’estrazione, le condizioni di conservazione.
Per ottenere il massimo della qualità e della specificità organolettica, vengono impiegate tecnologie all’avanguardia, senza dimenticare le tradizioni e le specificità locali.
L’Olio d’oliva nelle varie età della vita
Ecco le principali fasi della vita da prendere in considerazione:
- Alimentazione del neonato e svezzamento
- Alimentazione in età pre-scolare e scolare
- Alimentazione nell’adulto
- Alimentazione nell’anziano
- Alimentazione in gravidanza e allattamento
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio ognuna di essa:
Alimentazione del neonato e svezzamento
L’Olio Extravergine d’oliva è un alimento indispensabile nell’alimentazione dei bambini e andrebbe introdotto sin dalle primissime fasi dello svezzamento, cioè già intorno ai 6 mesi. L’olio extravergine d’oliva, infatti, contribuisce alla formazione delle ossa, al processo di mielinizzazione del cervello e all’accrescimento; è, inoltre, un ottimo aiuto per le difese immunitarie.
Per le pappe del bimbo è da preferire l’olio extravergine di oliva, perché è ottenuto dalla prima spremitura delle olive con tecniche meccaniche e non attraverso procedimenti chimici. Inoltre il suo tasso di acidità non supera l’1 per cento: durante la spremitura, cioè, solo una particella su cento di un grasso (l’acido oleico) si libera dalla glicerina, un alcol presente in natura.
Ed è proprio l’acido oleico libero a essere dannoso. In commercio esistono, poi, oli appositamente studiati per l’alimentazione dei bambini piccoli. Hanno un gusto delicato, sono preparati con olive selezionate e integrati con vitamine A, D, E, e B6, sostanze utili per la crescita del piccolo.L’olio è importante anzitutto perché favorisce l’assimilazione delle vitamine liposolubili, che si sciolgono cioè soltanto nei grassi. In mancanza dei grassi, quindi, l’organismo non potrebbe utilizzare molte vitamine assunte attraverso la frutta e la verdura.
L’olio è utile anche per agevolare il funzionamento dell’intestino: grazie alle sue capacità emollienti, infatti, questo alimento rende le feci più morbide, facilitando in questo modo l’evacuazione. Consumato fin dai primi anni di vita, l’olio aiuta a prevenire i disturbi di circolazione che possono comparire nell’età adulta, grazie agli acidi grassi (in particolare, ai monoinsaturi) in esso contenuti.
I consigli per la mamma
- Utilizzare l’olio di oliva per condire le prime pappe del bambino, a partire dall’inizio dello svezzamento. La quantità ideale per il bimbo è pari a uno o due cucchiaini come condimento di brodi vegetali, pappe o minestrine.
- Aggiungere l’olio d’oliva sempre crudo: soltanto in questo modo, infatti, le caratteristiche nutritive del prodotto rimangono del tutto inalterate. Inoltre, a crudo l’olio risulta più facilmente digeribile. È bene, quindi, aggiungerlo solamente dopo la cottura, una volta che la pappa è stata versata nel piatto.
Alimentazione in età pre-scolare e scolare
Per un bambino nutrirsi non significa solo soddisfare una necessità biologica, ma è un momento ricco di valenze affettive, psicologiche e relazionali.
Una corretta alimentazione, presupposto essenziale per una crescita armonica e ottimale, deve tener conto delle diverse fasi della vita, caratterizzate da esigenze nutrizionali e competenze fisiologiche e comportamentali in evoluzione.
Nella prima infanzia iniziano a strutturarsi i gusti e le abitudini alimentari che formeranno lo stile alimentare dell’età adulta, per cui coltivare corrette abitudini alimentari da parte di tutti i componenti della famiglia è fondamentale per indirizzare il bambino verso uno stile alimentare salutare.
Nel periodo che va dal 2° al 4° anno di vita, di passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia, il bambino può essere restio ai cambiamenti alimentari e avere una scarsa attitudine a fare nuove esperienze gustative. In questa fase il bambino si nutre di un solo alimento per poi rifiutarlo e passare ad un altro che diventa il suo preferito.
In questo periodo bisogna evitare di ricorrere ad alimenti dolci o salati per far mangiare il bambino, in quanto l’abitudine ad assumere cibi palatabili potrebbe incidere negativamente nelle costruzione delle abitudini alimentari.
Se aggiungiamo olio extravergine di oliva alle nostre ricette faremo il pieno di acidi grassi essenziali (omega-6 e omega-3) importantissimi per formare la struttura delle cellule, soprattutto quelle che si stanno sviluppando.
Alimentazione nell’adulto
La maturità alimentare comporta diete corrette che devono diventare scelte di vita, stile. Scelte sbagliate rischiano di avere conseguenze negli anni futuri. Quale dieta seguire, con quale apporto calorico, come ripartire le calorie durante il giorno. Ecco ciò che tutti dovrebbero sapere a memoria. L’alimentazione quotidiana deve seguire sempre le buone regole, salvo deroghe naturali o digressioni in particolari occasioni (ma anche festeggiare con il cibo richiede delle regole). In questo periodo l’olio d’oliva è l’elemento base della dieta.
Nell’adulto, l’olio svolge una preziosa funzione di diminuzione del colesterolo cattivo e di mantenimento di quello buono, contribuendo così alla protezione dei vasi arteriosi e del cuore. A ciò si aggiungono una azione emolliente sui tessuti e funzioni di protezione delle mucose gastrointestinali e di regolazione digestiva.
Ma ciò che rende davvero unico nelle proprietà nutritive l’olio extravergine di oliva è la grande quantità di Vitamina E, che è un’antiossidante. In questo olio ve ne è una grande quantità, poiché viene franto a freddo (al di sotto dei 27°) e perché le olive vengono colte a metà maturazione.
Proprio per questi motivi, in campagna, molti anziani ancora oggi prendono un cucchiaio di olio d’oliva al giorno!
Alimentazione nell’anziano
Quando l’organismo invecchia, la massa ossea e quella muscolare (massa magra) diminuiscono, mentre aumenta la massa grassa. E’ una tendenza naturale che una corretta alimentazione può però ostacolare con successo. Si tenga comunque presente che in questa fase della vita l’alimentazione è legata anche a vari fattori (solitudine, mancanza di attività fisica, stato mentale, disponibilità economiche, problemi di masticazione ecc.).
Tuttavia, grazie alla sua digeribilità, al suo potere lassativo, alla sua genuinità, l’olio d’oliva è in grado di contrastare l’inappetenza, di ridurre le difficoltà digestive e di favorire l’assorbimento di vitamine e sali minerali.
Con l’invecchiamento infatti si ha una perdita delle capacità digestive e un cattivo assorbimento delle sostanze nutritive, in primis vitamine e sali minerali. L’olio di oliva è il grasso più digeribile e assorbibile dallo stomaco, inoltre ha una funzione blandamente lassativa che contribuisce a combattere la stitichezza, molto frequente negli anziani. In conclusione, quindi, l’olio di oliva può essere consumato ampiamente sia cotto che crudo: se è crudo è ancora migliore, perché presenta molte più vitamine e sostanze antiossidanti. Si presta in particolar modo ad essere associato e ad insaporire la verdura, ricca di vitamine e sali minerali.
Per limitare l’insorgenza di eventuali patologie e per migliorare la propria salute in generale, è importante che l’alimentazione negli anziani sia sana e bilanciata. Non è mai troppo tardi per cambiare in meglio le proprie abitudini e cominciare a lavorare per il raggiungimento di un nuovo stile di vita più salutare.
Scegliere cibi sani, freschi e salutari da inserire nel proprio carrello, come:
- verdure di stagione di diverse varietà (verdi, rosse e arancioni)
- frutta di stagione
- cereali, preferibilmente integrali
- latticini a basso contenuto di grassi, tra cui latte, yogurt, formaggio e/o bevande a base di soia
- proteine, tra cui frutti di mare, carni magre e pollame, uova, legumi (fagioli e piselli) e noci, semi e prodotti di soia
- olio extravergine di oliva, in quantità controllate.
Alimentazione in gravidanza e allattamento
Durante la gravidanza la donna ha bisogno in media di circa 300 calorie in più al giorno: niente di meglio di due grandi cucchiai di olio d’oliva. Il resto devono essere proteine. Gli acidi grassi essenziali (contenuti nell’olio d’oliva) e le proteine sono del resto i mattoni più adatti a costruire il bimbo che verrà alla luce.
L’ olio extravergine di oliva, è l’alimento più simile al latte materno. Ha una composizione simile di acidi grassi essenziali e la stessa percentuale di acido linoleico (omega 6) e questo lo rende un insostituibile alimento per la mielinizzazione delle fibre nervose e per lo sviluppo cerebrale. È ben digeribile e aiuta sia la funzione gastrica sia quella intestinale, prevenendo il fenomeno della stitichezza.
L’allattamento è perciò una fase importantissima nella vita di una neo mamma. Prendersi cura di sé del proprio corpo, ma anche dell’alimentazione è di vitale importanza. Per questo ci sono degli alimenti che non dovrebbero mai mancare nella giornata di una mamma che allatta il proprio bambino. Alcuni cibi sono fondamentali per il benessere sia della mamma che del bambino. Sicuramente una mamma che vive il delicato momento dell’allattamento è sostenuta da integratori, ma ci sono in particolare degli alimenti che non dovrebbero mai mancare nella dieta di una mamma che allatta.
Questi alimenti sono ovviamente ricchi di vitamine, proprietà e sostanze che non solo aiutano la neo mamma a stare più tranquilla ma soprattutto danno energia e sostengono il bambino che prende tutte le sostanze che la mamma assume.
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Alfio Lo Conte
Tecnico ed esperto degli oli extravergini di oliva, iscritto nell’Elenco Nazionale sezione Campania.
Maestro di frantoio con diploma, conseguito presso International Extravirgin Agency.
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