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L’Olio d’Oliva e la Prevenzione Cardiovascolare

L’Olio d’Oliva e la Prevenzione Cardiovascolare
Pubblicato: 20 Novembre 2019 Categoria: Olio e Salute

L’olio extravergine di oliva è un vero “nettare”, una delizia per il palato, che, anche con sole poche gocce è in grado di impreziosire ogni ricetta, ma non solo; è infatti un vero toccasana per il nostro organismo tanto da essere considerato il migliore tra i grassi utilizzabili per il condimento.

Tra i benefici principali riconosciuti all’olio extravergine d’oliva c’è, senza dubbio, il suo ruolo protettivo  a carico del sistema cardio-vascolare, grazie agli innumerevoli composti che lo costituiscono. 

Alcuni studi affermano che l’olio extravergine di oliva, grazie all’elevato contenuto di composti fenolici e di acidi grassi monoinsaturi offre una valida protezione contro le malattie cardiovascolari e il diabete mellito di tipo 2.

Altri potenziali vantaggi derivanti dal consumo dell’ olio extravergine d’oliva come condimento riguardano la prevenzione di varie tipologie di tumori, compreso quello del colon e della mammella, così come di altre malattie che colpiscono l’apparato gastrointestinale e le malattie neurodegenerative, compreso il morbo di Alzheimer. 

Inoltre, condire gli alimenti con l’olio d’oliva usato crudo può rappresentare un valido rimedio per combattere costipazione e stipsi, grazie al suo potenziale lassativo.

Quali sono le correlazioni tra il consumo di olio EVO e prevenzione cardiovascolare

E’ ormai unanimemente accettato che il consumo di elevati quantitativi di acidi grassi saturi di origine animale si associ a un aumento del rischio cardiovascolare legato soprattutto ad una maggiore concentrazione di colesterolo, soprattutto della frazione LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo), nel sangue con conseguente aumento della predisposizione alla formazione delle placche aterosclerotiche.

Il consumo abituale di olio extravergine d’oliva, a scapito dei grassi animali e anche degli altri oli vegetali, migliora il benessere cardiovascolare sotto vari punti di vista, vediamo quali sono. 

Prevenzione ed uso dell’olio d’oliva per :

  1. Ipertensione
  2. Rischio Trombotico
  3. Dislipidemia
  4. Aterosclerosi
  5. Patologia Coronarica

Olio d’oliva e Ipertensione

L’alta pressione sanguigna, nota come ipertensione arteriosa, è un disturbo che colpisce numerose persone in Italia e nel mondo. E’ fondamentale mantenere i valori della pressione arteriosa entro determinati range (<140 mmHg per la pressione sistolica o massima e <90 mmHg per la pressione diastolica o minima), questo perché, se trascurata, l’ipertensione arteriosa può trasformarsi in un importante fattore di rischio cardiovascolare.

Molto spesso l’ipertensione arteriosa decorre in maniera asintomatica o con sintomi molto sfumati pertanto è necessario uno stretto monitoraggio dei soggetti a rischio. Chi sono le persone maggiormente esposte al rischio di sviluppare l’ipertensione? Uomini e donne in sovrappeso, di età superiore ai 65 anni, che seguono una dieta ricca di sale e che fanno poco esercizio fisico, sono soprattutto questi i soggetti che devono periodicamente verificare il livello di pressione sanguigna. Gli esperti suggeriscono alle persone sopra i 40 anni di misurare la pressione almeno una volta all’anno o più spesso in caso di fattori che possono favorire l’ipertensione.

E’ importante evitare di fumare e consumare alcolici, fare esercizio fisico regolare, perdere il peso in eccesso e non sottoporre il proprio corpo ad eccessivi livelli di stress.

Ci sono poi importanti raccomandazioni riguardanti l’alimentazione: innanzitutto è consigliato seguire la dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, cereali integrali, frutta secca, proteine a basso contenuto di grassi (legumi, pesce azzurro, carne bianca e latticini magri) e che usa come unico condimento l’olio extravergine di oliva e spezie ed erbe aromatiche per ridurre l’introito di sale. Ridurre l’assunzione di sale può ridurre la ritenzione di liquidi, migliorare l’elasticità delle arterie e aiutare a portare la pressione del sangue verso il basso.

La dieta mediterranea inoltre favorisce l’assunzione di potassio, calcio, magnesio (che ha un effetto vasodilatatore quindi contribuisce ad abbassare i valori di pressione arteriosa), vitamine, antiossidanti e fibre, che aiutano a far diminuire una pressione sanguigna troppo alta.

Una ricerca che ha coinvolto oltre mezzo milione di persone avrebbe dimostrato che le persone con le più alte assunzioni giornaliere di magnesio hanno il 33 per cento in meno di probabilità di avere un attacco di cuore o un ictus rispetto alle persone con assunzioni più basse. Le fonti dell’alimento includono noci, semi, foglie verde scure, fagioli, pesce, cereali integrali e cioccolato fondente.

Vuoi sapere di più sul ruolo dell’olio EVO nella dieta mediterranea? Leggi anche: Olio d’oliva: l’ingrediente cardine della dieta mediterranea

Olio d’oliva e Rischio Trombotico

Per ottenere effetti antitrombotici, numerosi studi suggeriscono che una dieta con pochi grassi o a base di grassi vegetali (primo fra tutti l’olio extravergine di oliva), sia preferibile ad una dieta con molti grassi, in particolare se di tipo saturo. Anche in questo caso seguire la dieta mediterranea come unico regime nutrizionale è utilissimo per ridurre il rischio trombotico.

L’olio di oliva contiene una proteina che è in grado di proteggerci dalle malattie cardiovascolari perché inibisce la formazione di aggregazioni di piastrine che possono portare a trombosi che, nel cervello o nel cuore, provocano ictus, morte o infarti.

L’olio extra vergine d’oliva è quindi un vero e proprio elisir di salute grazie all’elevato quantitativo di fenoli, antiossidanti e regolatori di agenti trombotici. Lo stress ossidativo post prandiale per il nostro corpo, inoltre, aumenta con i grassi saturi ma diminuisce con quelli monoinsaturi, come l’acido oleico.

Ma cosa si intende per rischio trombotico e perché è importante ridurlo? La trombosi consiste nella formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni, provocandone l’occlusione e ostacolando così la normale circolazione sanguigna. Ne esistono di due tipi, arteriosa o venosa. Le seconde sono maggiormente frequenti e interessano prevalentemente gli arti inferiori. La trombosi è, in Italia, al terzo posto per incidenza tra le malattie cardiovascolari. Senza dubbio, una corretta alimentazione, povera di grassi saturi di origine animali, costituisce un valido aiuto per tenere sotto controllo il rischio trombotico.

Olio d’oliva e Dislipidemia

Con il termine generico dislipidemia si indicano le alterazioni della quantità di lipidi circolanti nel sangue, in particolare del colesterolo, dei trigliceridi, dei fosfolipidi, assai più frequentemente in aumento (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperfosfolipidemia), più raramente in diminuzione.

La dislipidemia è una qualsiasi condizione clinica nella quale sono presenti nel sangue elevate concentrazioni di lipidi. Le dislipidemie sono uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare.

L’olio extravergine di oliva, consumato crudo, in modo da preservarne tutte le qualità nutrizionali, ha effetti protettivi nei confronti delle dislipidemie (è in grado infatti di ridurre il colesterolo cattivo, LDL, a favore di quello buono, HDL) e di conseguenza dell’aterosclerosi, riducendo tra l’altro il rischio di infarto e ipertensione. L’olio EVO inoltre, grazie all’alto contenuto di sostanze antiossidanti e di vitamine (in particolare E, A, D e K) è in grado di rallentare l’invecchiamento.

Non esiste alcun sintomo legato all’eccesso di colesterolo di per sé. Le dislipidemie sono un fenomeno silente fino a quando non provocano patologie a livello degli organi bersaglio: circolo cerebrale, vasi retinici, coronarie, vasi renali, arterie periferiche. In sostanza si può dire che i sintomi della dislipidemia sono quelli delle sue complicazioni cardiovascolari.

Il più delle volte è dopo anni di evoluzione di una dislipidemia misconosciuta o non sottoposta a misure preventive adeguate (o a trattamenti appropriati se già nota) che compaiono alcuni sintomi o, molto più spesso, l’esordio è già con una complicanza quale: angina pectoris, infarto, ischemia cerebrale, retinopatia aterosclerotica, claudicatio intermittens per arteriopatia obliterante degli arti inferiori, ecc.

Le dislipidemie possono essere congenite o acquisite. Nel primo caso si tratta di malattie ereditarie dovute ad alterazioni dei geni che regolano il metabolismo delle lipoproteine. Ne esistono di diversi tipi e sono piuttosto frequenti. Si calcola che nella popolazione generale ne soffra circa una persona su 10. Le dislipidemie acquisite, invece, possono essere la conseguenza di altre patologie (per esempio, diabete e obesità), ma, più spesso, sono il risultato di una dieta scorretta (troppo ricca di grassi e/o ipercalorica). Quale che sia la causa, valori alterati di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue rientrano a pieno titolo tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare,specie se coesistono altri fattori predisponenti come la pressione alta, il diabete o il fumo.

Si possono adottare alcune Misure non farmacologiche: alimentazione povera di grassi di origine animale (carni rosse, formaggi, uova); uso preferenziale di oli vegetali (olio di oliva extravergine in primis) con un rapporto acidi grassi monoinsaturi-polinsaturi/acidi grassi saturi a favore dei primi; dieta ipocalorica se è presente sovrappeso-obesità; pesce (soprattutto azzurro); ridotto uso di zuccheri semplici; adeguato consumo di frutta e verdure; moderato consumo di vino; riduzione del sale e dei cibi preconfezionati che ne sono ricchi (insaccati, affettati, sottaceti, scatolame, formaggi fermentati e/o stagionati); attività fisica moderata e continuativa di tipo aerobico; abolizione del fumo di sigarette; riduzione dello stress.

Olio d’oliva e Aterosclerosi

L’olio extravergine di oliva non è solo un prezioso condimento ma anche un alimento indispensabile per la nostra salute perché aiuta a prevenire l’aterosclerosi e contribuisce al benessere del cuore e delle arterie in modo sano e naturale. Scopriamo insieme quali sono le principali cause di questa patologia e come mai l’olio extravergine è così prezioso nella sua prevenzione .

L’aterosclerosi è una delle malattie più diffuse nei paesi industrializzati, nei quali rappresenta la principale causa di morte. Il rischio di ammalarsi è più o meno lo stesso per gli uomini americani e finlandesi, mentre è molto più basso per gli uomini mediterranei che, tra i grassi consumati, includono un alto percento di olio di oliva.

Olio extravergine di oliva e aterosclerosi sono perciò strettamente collegati. Il suo utilizzo, in sostituzione dei grassi animali, riduce notevolmente i livelli di colesterolo LDL nei nostri vasi sanguigni e lo va a sostituire con il colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”). Grazie alle loro proprietà i migliori oli extravergine riescono anche a fornire al nostro organismo una quantità adeguata di grassi, fondamentali per il nostro benessere fisico. 

Olio d’oliva e Patologia Coronarica

La patologia coronarica (anche nota come cardiopatia ischemica) deriva dall’accumulo di placche nelle arterie coronarie. Queste arterie portano il sangue ossigenato al muscolo cardiaco.

Le placche restringono le arterie coronarie e riducono il flusso di sangue al cuore. Questo accumulo aumenta anche le probabilità che si formino coaguli (trombi) nelle arterie. I trombi possono bloccare il flusso sanguigno del tutto o parzialmente.

Se il flusso sanguigno al muscolo cardiaco è ridotto o bloccato, possono insorgere crisi di angina (dolore o fastidio toracico) o un infarto cardiaco.

Le placche possono anche formarsi nelle arterie del cuore più piccole. Si parla in questo caso di malattia microvascolare coronarica. Nella malattia microvascolare, le placche non ostruiscono completamente le arterie come nel caso precedente.

Per prevenire la malattia coronarica è quindi fondamentale scegliere uno stile di vita sano: non fumare, non ingrassare, mangiare in modo sano e cercare di evitare gli stress, controllare la pressione arteriosa, il diabete ed il colesterolo. Tutto ciò significa eliminare i “fattori di rischio modificabili”, cioè le situazioni che possono danneggiare le coronarie e su cui noi possiamo fare qualcosa. Perché purtroppo esistono fattori ereditari, familiari sui quali non è possibile intervenire. 

Come abbiamo già detto per le altre patologie cardiovascolari, anche alla base della prevenzione della malattia coronarica ci sono uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, soprattutto povera di grassi animali e ricca invece di antiossidanti e acidi grassi insaturi.È proprio il caso di dirlo, l’olio extravergine di oliva è un prezioso alleato di cuore e arterie quindi non dimentichiamoci mai di usarlo quotidianamente per impreziosire le nostre ricette.

posted by:

Alfio Lo Conte


Tecnico ed esperto degli oli extravergini di oliva, iscritto nell’Elenco Nazionale sezione Campania. Maestro di frantoio con diploma, conseguito presso International Extravirgin Agency.

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