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Olio Campano: Caratteristiche e Sapore

Olio Campano: Caratteristiche e Sapore
Pubblicato: 17 Ottobre 2020 Categoria: Consigli e Curiosità sull'Olio

Vi starete chiedendo, cosa differenzia l’Olio Extravergine d’Oliva Campano dagli altri oli Italiani?

Come già spiegato nell’articolo “Come riconoscere un buon olio d’oliva italiano”, l’Italia ha il primato per la produzione dei migliori oli di oliva Extravergine. Ogni regione si differenzia per una determinata produzione di olio, tutti eccellentemente buoni e di qualità.

Noi, però, vi parleremo dell’olio Extravergine d’oliva Campano, quello della nostra terra di appartenenza.

La Campania, come tutte le regioni italiane, presenta dei prodotti gastronomici tradizionali, unici ed inimitabili. Prodotti che vengono realizzati fin dagli anni antichi, con metodologie di produzione tramandate di generazione in generazione tra fogli di carta che profumano di storia e parole intrise di passione e orgoglio. 

Un orgoglio che ti riempie il cuore e l’anima, perché sono queste eccellenze culinarie tradizionali ad aver reso la Campania e l’Italia famosa in tutto il mondo.

Tra gli innumerevoli prodotti riconosciuti e certificati, l’Olio Extravergine d’Oliva può essere definito uno dei principali simboli dell’eccellenza gastronomica Campana.

  • Scopriamo l’Olio Campano

L’olio Extravergine d’Oliva viene prodotto in quasi tutto il territorio Campano.

La Campania è la quarta regione d’Italia per la quantità di olio prodotto annualmente e la sesta, considerando i territori dedicati alla coltivazione di olive.

Le varietà autoctone sono molteplici (circa 60), come anche le tecniche di coltivazione che variano in base a diverse caratteristiche geografiche e pedoclimatiche. La biodiversità del territorio caratterizzata dalla coesistenza di zone costiere e zone collinari ha dato vita ad oli di eccellente qualità e certificati. Infatti, la Campania tra i numerosi oli locali, ne presenta anche cinque con certificazione DOP riconosciuta dalla Comunità Europea.

Prima di passare a raccontare questi cinque oli, spieghiamo brevemente cosa significa DOP.

DOP è un acronimo che sta ad indicare Denominazione di Origine Protetta. È un marchio collettivo accertante che tutte le fasi di raccolta, produzione, trasformazione e confezionamento avvengono in una specifica area geografica.

Figura marchio DOP

Chiarito questo, ritorniamo a parlare dei cinque oli campani certificati:

  1. L’olio del Cilento DOP: la zona di produzione e lavorazione comprende 62 Paesi del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Si ottiene dalla premitura di olive delle varietà Pisciottana, Rotondella, Ogliarola, Frantoio, Salella e Leccino per almeno l’85%, più altre varietà locali.
  2. Colline Salernitane DOP: la zona di produzione e lavorazione comprende 86 comuni della provincia di Salerno. Si ottiene dalla premitura di olive delle varietà Rotondella, Frantoio, Carpellese o Nostrale per almeno il 65%; Ogliarola e Leccino in misura non superiore al 35 % più altre varietà locali.
  3. Penisola Sorrentina DOP: la zona di produzione e lavorazione comprende 13 comuni della Penisola Sorrentina, dei Monti Lattari e l’isola di Capri. Si ottiene dalla premitura di olive Ogliarola o Minucciola per non meno del 65%; Rotondella, Frantoio o Leccino in misura non superiore al 35% più altre varietà locali.
  4. Colline dell’Ufita DOP: la zona di produzione e lavorazione comprende 38 comuni dell’Ufita e della Media Valle del Calore, in provincia di Avellino. Si ottiene dalla premitura per non meno del 60% dalla varietà Ravece più altre varietà locali.
  5. Terre Aurunche DOP: la zona di produzione e lavorazione comprende 18 comuni del casertano. Si ottiene dalla premitura per almeno il 70% dalla cultivar Sessana più altre varietà locali.

Ognuno di questi oli segue un disciplinare di produzione ben preciso. Presentano odori e sapori che li rendono unici e differenti l’uno dall’altro. Bisogna aggiungere che il sapore e l’odore di ognuno di essi è fortemente legato alle loro zone di produzione, come anche le caratteristiche chimiche-fisiche. Chiudendo gli occhi ed assaporandoli potrete percepire la brezza marina, il sole caldo delle coste o l’aria fresca delle colline. Intensità aromatiche lievi o più persistenti che si uniscono armoniosamente a piatti di carne, pesce, legumi e verdure.

Non è solo la biodiversità del territorio a rendere famoso l’olio Evo Campano. A dargli importanza sono anche le storie legate ai luoghi di produzione, dove la pianta di olivo ha avuto fin dall’antichità un ruolo di primaria importanza per il sostentamento familiare, quindi è stato sempre percepito come un qualcosa di sacro, da curare nel tempo con pazienza e dedizione. Ecco perché gran parte degli uliveti Campani sono costituiti da maestosi alberi secolari.

Bisogna anche ricordare che l’olio extravergine d’oliva è il simbolo della dieta Mediterranea, la quale è stata scoperta proprio in Campania, con precisone nel Cilento da due studiosi Americani. Ma questa è un’altra storia, che vi lasciamo scoprire, se volete, in questo articolo sulla longevità.

Che ne dite di visitare la Campania attraverso una degustazione di oli?

posted by:

Alfio Lo Conte


Tecnico ed esperto degli oli extravergini di oliva, iscritto nell’Elenco Nazionale sezione Campania. Maestro di frantoio con diploma, conseguito presso International Extravirgin Agency.

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